Agosto el mes de las cometas
In Colombia non esistono le stagioni ma il mese di agosto ha una particolarità. Inizia a tirare un vento molto forte e diventa
l’occasione per far volare gli aquiloni, las cometas.
E’ incredibile quanto sia puntuale questo evento : in certe
giornate c’è talmente tanto vento che ulula tra i palazzi e fa scuotere le
persiane.
L’occasione è quella giusta per riunirsi nei fine settimana
in qualunque spazio verde disponibile per fare volare gli aquiloni.
Il cielo sopra al parco cittadino più importante, Parque Simón Bolívar, si copre letteralmente di migliaia di aquiloni colorati e di
tutte le fattezze che volano per metri e metri. Ce n’è per tutti i gusti: con
forme di animali o semplici, costruiti a mano con tela e legnetti.
Perché non approfittare? Così abbiamo deciso di sfruttare la
domenica per un picnic e per tentare di far volare gli aquiloni; la cosa non è
affatto semplice ci vuole una certa tecnica e manualità per far arrivare più in
alto possibile l’aquilone.
Ci siamo spostati al Parque de Sopò appena fuori città.
Il
parco si estende alle pendici della montagna, è abbastanza grande con un
laghetto al centro dove si può noleggiare una piccola barca ed è attrezzato con
piccole costruzioni (Kioscos) dove è
possibile fare il barbecue… qui l’asado nel fine settimana è
un’istituzione.
Anche in questo caso per scegliere il posto migliore e uno
spazio per il barbecue è necessario arrivare presto la mattina. Noi abbiamo
scelto di fare un picnic con panini e un’insalata di riso. L’accesso al parco è
a pagamento: per i colombiani il prezzo è di 4500 pesos, con il cambio attuale 1,35 €, più
l’ingresso dell’auto. Per gli stranieri la cifra è leggermente più alta, circa
il doppio… ci hanno considerato comunque
come colombiani :-).
Organizzatissimi i colombiani ovviamente, e non noi, con
loro hanno tovaglie, cestini, tende per appoggiare all'ombra tutte le cose, bevande,
stoviglie, palloni e soprattutto aquiloni.
Ho fatto picnic raramente quindi non ero preparatissima: io ho portato
la mia “cofana” di insalata di riso, da condividere con il gruppo di amici, in
una borsa di tela verde molto carina … gli altri tutti il resto.
Alla fine l’insalata di riso è stata comunque apprezzata.
Abbiamo scelto un posto molto carino vicino alla sponda del
lago, sotto un albero, per montare le tende. La prima tenda è stata montata a
tempo di record, per la seconda ci è voluto un po’ più di tempo … era in mano a
due ingegneri che sono stati salvati dalla ragazzina del gruppo. Dopo aver
improvvisato una partita di pallavolo, utilizzando come rete un filo tra due
alberi, persa dalla squadra femminile seppur
in numero maggiore, abbiamo pranzato
sotto un cielo in cui si alternavano nuvole e sole ,poi, dopo aver pulito e
fatto spazio, abbiamo finalmente fatto volare gli aquiloni.
E’ complicato davvero far prendere il volo ad un aquilone:
occorre che prenda un po’ di vento, lasciare la quantità di corda giusta,
tirare ma non troppo e avere pazienza… correre come facevo da piccola non serve
a niente!
Ma quando finalmente riesce a prendere un po’ di quota ti
sembra di aver superato la sfida più grande che abbia dovuto affrontare e con
soddisfazione ammiri l’aquilone che volteggia nell'aria seguendo l’andamento
del vento.
Più gli dai corda e più vola in alto e la sfida diventa quella di
superare in altezza quello del tuo vicino.
E’ divertente e quasi quasi ti fa
tornare indietro nel tempo a quando si era bambini, forse è per questo che la
maggior parte delle persone che fan volare gli aquiloni sono adulti.
Il
problema è quando non riesci a controllare più l’aquilone e questo si
attorciglia a quello del tuo vicino , oppure attorno ai cavi elettrici, creando
qualche sorriso imbarazzato data la tua inesperienza.
Il problema degli aquiloni attorno ai cavi elettrici non è
da poco. Ogni anno vengono diramati avvisi sull'attenzione da porre quando si fa
volare un aquilone sollecitando gli utenti a far volare i propri aquiloni in
spazi aperti, lontano da cavi elettrici. La prima volta che l’ho sentito mi è
venuto anche da sorridere, perché mi sembrava quasi inutile. Ma dopo che ho
visto la quantità di aquiloni che fanno volare in qualunque pezzetto verde disponibile, negli spartitraffico , a bordo delle strade,
dove magari oltre la recinzione non ci sono palazzi, e aquiloni bruciacchiati
attorno ai fili, mi sono ricreduta.
Questo succede perché quando l’aquilone con il suo filo si
attorciglia al cavo elettrico, crea un ponte tra i due fili che conducono
l’energia elettrica, produce un corto circuito che provoca danni alla rete
elettrica. La forza che si genera tra i due cavi potrebbe in alcuni casi fare
incendiare il povero aquilone e se si tenta di tirarlo via si potrebbe creare
una scarica elettrica verso la terra con il pericolo di rimanere fulminati.
Dato che gli incidenti, gravi e non, non sono mai pochi, ci
tengono molto, e lo credo bene, a diffondere avvisi affinché ci si comporti nella maniera
giusta.
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