Come si dice in Colombia...
come già accennato in Colombia si parla lo spagnolo latino americano però come tutte le lingue la versione parlata ha diverse espressioni per indicare in maniera diretta delle cose o delle azioni.
Queste declinazioni sono a volte parole inventate o storpiature della lingua scritta e possono risultare anche divertenti.
Tra quelle tipiche colombiane quella che più mi piace è ¡chévere! che poi è la parola che ho utilizzato nel titolo di questo Blog.
Chévere. Si utilizza quando si vuole indicare che qualcosa è piacevole, carino, divertente o speciale. Si adatta perfettamente a cose, persone o azioni. La parola stessa viene spesso rafforzata con Que (che) o Super per esprimere un piacere maggiore:
¡Que chévere!!!!!
¡Super Chévere!!
In inglese potrebbe corrispondere a Cool! e in italiano a Figo! o Figata!.
Mi sono informata e per chi lo ritenesse inopportuno le parole Figo o Figata fanno parte della lingua italiana e sono pubblicate nel dizionario :-) (Rif. Dizionario Garzanti) :
Fico o figo: indica una persona dall'aspetto fisico piacevole, che si veste e si comporta secondo le tendenze della moda.
Ficata o figata: indica una cosa molto bella.
Chistoso. è un'altra parola che si sente spesso. Viene utilizzata per indicare qualcosa che è molto divertente, comico o spiritoso.
Churro. persona fisicamente bella. Un fico per l'appunto.
Claaaaaaro. La parola è claro che significa chiaro o ovvio ma viene spesso pronunciata con un a prolungata... quando lo sento dire dai bogotani mi fa sorridere !es chistoso!
Uuuuuuuush. Ovviamente questa non è una parola ma è un ... suono. Deve essere letto come U prolungata terminando con "sc" come sci in italiano o come una "s" bolognese :-).
Viene pronunciato quando si vuole sottolineare che qualcosa è eccezionale o come rafforzativo di un aggettivo. Ad esempio:
¡Uuuuuuuush, que delicioso!
Per rendere l'idea deve essere pronunciato con gli occhi semichiusi... quando una cosa ci manda in estasi.
Rico: per quanto riguarda il cibo ci sono diverse espressioni, suoni o parole per indicare che una cosa è buona o ci ha sorpreso, tra queste c'è rico. Letteralmente significa ricco e viene pronunciata come se all'inizio della parole ci fossero due "r". Qui in Colombia si usa tantissimo per indicare ad esempio che un piatto è molto buono e ricchi in sapore. Si usa qualche volta anche per indicare che un posto e tutto quello che lo riguarda è molto bello e piacevole. Ad esempio un "ristorante molto ricco" può indicare che sia il locale che la musica sono piacevoli e che il cibo è buono.
Quello che si sente spesso è ¡muy rico!, ¡está muy rico! o ¡es muy rico! .
Me regala. Letteralmente "mi regala", questa espressione è strana per come viene utilizzata... ¿me regala su teléfono móvil? (mi regala il suo numero di telefono?): si utilizza per chiedere qualcosa. La stessa espressione è usata anche nei negozi... O.O ... ¿me regala una camiseta? oppure ¿me regala un café? ovviamente nessuno ti regala niente però è un modo cortese per chiedere qualcosa ...dopo un po' ci si abitua :-) e lo si usa sempre.
Horitica. Significa un attimo o meglio un attimino. Però la parola mi fa pensare ad una cosa molto simpatica, in Colombia piace usare diminutivi di qualunque parola: piccolo è pequeñito, bacio è besito, braccio è bracito, momento è momentito... tutto quello che ti passa per la testa (cabezita) può essere trasformato in un diminutivo può essere divertente ascoltare un discorso tutto in -ito. Insomma i colombiani dimostrano affetto con le parole.
¡que pena! Questa espressione è incredibile e attenzione non stanno dicendo che fai pena o che ti stanno compatendo, ma si stanno dispiacendo. Spesso anziché dire ¡Lo siento! che è "mi dispiace" in spagnolo dicono ¡que pena! con tono dispiaciutissimo. A me fa molto ridere.
¡que pena! Questa espressione è incredibile e attenzione non stanno dicendo che fai pena o che ti stanno compatendo, ma si stanno dispiacendo. Spesso anziché dire ¡Lo siento! che è "mi dispiace" in spagnolo dicono ¡que pena! con tono dispiaciutissimo. A me fa molto ridere.
Dar papaya. La papaya è un frutto tropicale molto buono, ma quando si usa con il verbo dare (dar) significa opportunità di fare altro. Attenzione quando si è a Bagotà e ti dicono non dar papaya significa non ostentar ricchezza, non attirare l'attenzione per evitare furti ... in alcune zone di Bogotà è sempre bene non dar papaya, come in qualunque altra grande città nel mondo.
Tinto. Chi ha studiato un po' di spagnolo sa che il tinto è il vino rosso... in Colombia quando si chiede un tinto ti portano il caffè.
Tinto. Chi ha studiato un po' di spagnolo sa che il tinto è il vino rosso... in Colombia quando si chiede un tinto ti portano il caffè.
Guayabo. Questa parola descrive lo stato di malessere dopo una serata goliardica. E' come hangover in inglese. Tra i colombiani viene usata molto spesso. Non credo che esista un'unica parola in italiano che possa rappresentare questa situazione di... postumi della sbornia...
Pico y Placa. Letteralmente è "picco e targa" e corrisponde al nostro sistema di gestione del traffico a targhe alterne. Bogotà è una città molto trafficata e per diminuire il traffico ed inquinamento applicano le targhe alterne ma con una particolarità: se si ha un veicolo con targa dispari puoi girare i giorni pari del mese e viceversa se si ha un veicolo con targa pari può girare solo i giorni dispari del mese. Questa restrizione si applica dal lunedì al venerdì, non festivi, la mattina dalle 6 alle 8.30 e il pomeriggio dalle 15 alle 19.30.
Questo sarebbe utile se non fosse che molti bogotani hanno due auto con le targhe pari e dispari, quindi il numero di auto non diminuisce, oppure si muovono molto presto la mattina e molto tardi la sera ... quindi anche il traffico non diminuisce ma si distribuisce in modo differente nell'arco della giornata. Il Pico y Placa si applica anche in altre città colombiane.
Troncon. parlando di traffico la parola che usano i colombiani, sopratutto a Bogotà la usano spesso perché c'è sempre molto traffico, per indicare che c'è molto traffico è troncon o taco.
Pico y Placa. Letteralmente è "picco e targa" e corrisponde al nostro sistema di gestione del traffico a targhe alterne. Bogotà è una città molto trafficata e per diminuire il traffico ed inquinamento applicano le targhe alterne ma con una particolarità: se si ha un veicolo con targa dispari puoi girare i giorni pari del mese e viceversa se si ha un veicolo con targa pari può girare solo i giorni dispari del mese. Questa restrizione si applica dal lunedì al venerdì, non festivi, la mattina dalle 6 alle 8.30 e il pomeriggio dalle 15 alle 19.30.
Questo sarebbe utile se non fosse che molti bogotani hanno due auto con le targhe pari e dispari, quindi il numero di auto non diminuisce, oppure si muovono molto presto la mattina e molto tardi la sera ... quindi anche il traffico non diminuisce ma si distribuisce in modo differente nell'arco della giornata. Il Pico y Placa si applica anche in altre città colombiane.
Troncon. parlando di traffico la parola che usano i colombiani, sopratutto a Bogotà la usano spesso perché c'è sempre molto traffico, per indicare che c'è molto traffico è troncon o taco.
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